"Fortune" del giorno:Se qualcosa può andar male,lo farà.(Murphy)
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Più o meno funziona così... |
 Oct 30th, 2020
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Dedicato a mia figlia, che ha giocato con le bambole e conosce cosa è un anodo e un catodo. A mio padre e mia madre, che non mi hanno mai comprato un tutù. E ai colleghi passati, presenti e futuri che guardandomi hanno visto e vedono un tecnico, bravo o mediocre, ma solo un tecnico.
Più o meno funziona cosi...
Hai circa 8 o 9 anni e ti regalano Ciccio Bello, ma tu sei solo piccola di età, mica sei scema, quindi lo capisci che è una bambola e che piange per qualche marchingengo interno e che se gli metti il ciuccio smette di piangere sempre per lo stesso marchingegno. La verità è che tu vorresti SAPERE COME FUNZIONA il marchingegno nella bambola, ma la romperesti ed è costata così tanto. Allora chiedi perchè smette di piangere quando gli metti il ciuccio e ti rispondono cose tipo: "Perchè sei la sua mammina e lui riconosce che... |
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La maggioranza che vuole "correggere" i diversi. |
 Sep 15th, 2020
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Sono mancina, una cosidetta mancina pura (non troppo forzata ad usare la destra). Non ho scelto di essere mancina, né i miei genitori per me, sono nata così. Non esiste un esame prenatale che ti dice se tuo figlio/a sarà mancino/a, né è un virus che ti attaccano, una malattia da batterio in ospedale, nulla di tutto ciò. Essere mancini non è una malattia, una disabilità o un plus-valore, è una caratteristica. È come essere biondi o castani o con gli occhi marroni o verdi, alti o bassi, eterosessuali o omosessuali, intelligenti o stupidi, avere lapelle bianca o nera. Eppure, molti continuano a non digerire questo concetto così semplice.
La mia è stata una storia fortunata. Il mio "fai ciao con la manina" dei primi anni di vita è stato fatto con la mano sinistra, così come "manda il bacino". I miei genitori non lo hanno notato o forse semplicemente non si sono posti il problema... |
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Dove si parla di libri |
 Sep 1st, 2020
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 Solo un altro accanito lettore saprà comprendere il piacere di parlare di libri. Raccontare di un libro che ci è particolarmente piaciuto o che ci ha delusi o che proprio non ci va giù, è il giusto completamento di ogni lettura. Sono una librovora, una lettrice onnivora e parecchio rompiscatole. Non mi basta leggere i libri, li voglio capire, capire cosa intende l'autore, ma capire anche gli altri lettori. Oltre ad avere una mia idea su un libro, mi piace ascoltare le voci degli altri, di quelli che lo considerano come lo considero io e soprattutto gli altri che ne hanno un'idea completamente diversa.
Il posto giusto per me? Dovrebbero essere i circoli letterari o i più moderni gruppi di libri dei social e invece... macché. Ogni volta che mi sono affacciata in un circolo letterario o in un gruppo social ho dovuto, presto o tardi,... |
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Tanto per essere chiari... |
 Jan 9th, 2020
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Disprezzo ogni "-ISMO" politico, di qualunque colore si tinga: nazismo, fascismo, comunismo, franchismo, stalinismo ... e tutti gli altri esistiti nella nostra o altrui storia, recente o antica.Li odio, perchè in quel suffisso mascherata da nobili ideali c'è la puzza della cancellata libertà e della sopraffazione che sono sempre anticamera di violenza e di morte. Tutti poi convergono verso un inqualificabile RAZZISMO.
Disprezzo e ripudio anche gli "-ISMO" aggiunti come suffisso agli aggettivi o ai nomi: buonismo, pacifismo, pietismo, populismo, patriottismo e tutti gli altri esistenti o che potranno essere coniati in futuro. Mi fanno orrore sul piano grammaticale, ma ancora di più sul piano del significato. Detesto l'intenzione di voler sminuire la bellezza delle parole che dileggiano. Bontà, pace, pietà, popolo, patria sono parole di grande potere e valore, chi le teme tende a sminuirle per ridurne gli effetti.
Disprezzo maggiormente il padre di tutti... |
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L'orto conviviale: resistere e combattere |
 Jan 9th, 2020
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Ho visitato "l'Orto Conviviale", la creatura realizzata da una coppia di cari amici che si autodefiniscono, insieme ad altri, #resistenzacontadina .
Il loro delizioso progetto è in realtà molto semplice, talmente semplice da essere considerato rivoluzionario: utilizzare il ritorno alla terra (lasciando lavori da colletti bianchi), al mestiere di contadino, per portare un contributo alla propria comunità di riferimento (la zona vesuviana - provincia di Napoli e Salerno), una nuova forma di etica e di interpretazione della vita e del lavoro.
Sono accompagnati in questo cammino da tante altre persone, eroi ed eroine normali, di vita quotidiana. Ho passato con loro un fine settimana e abbiamo discusso a lungo del loro progetto, delle loro intenzioni e dei loro progetti futuri, quando li ho salutati (con non poco rincrescimento - mannaggia al tempo tiranno...) nel mio viaggio di ritorno... |
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Proviamo così... |
 Aug 23rd, 2018
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Proviamo così: immaginiamo che io e mio fratello/sorella abbiamo un anziano genitore di cui utilizziamo la casa e le risorse economiche dandogli/le nulla o poco in cambio. Supponiamo che abbia bisogno di costante aiuto ed assistenza, almeno finchè non gli/le restituiremo tutto ciò che gli stiamo depredando. Supponiamo che l'anziano genitore, in palese difficoltà, bussi alla mia porta, ma siccome mio fratello/sorella non fa la quantità di cose che faccio io nei suoi confronti, allora lo lascio sullo zerbino. Per carità, mi assicuro che stia bene in salute e che venga nutrito, ma lo lascio là in attesa che mio fratello/sorella si assuma le proprie responsabilità.
Come giudichereste il mio operato? Per i religiosi: esiste uno qualunque degli dei che adorate che mi considererebbe un "buon figlio"? Anche ammesso che mio fratello/sorella sia oggettivamente un farabutto, non passerei io dalla parte del torto? Non sarebbe più... |
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Malta - l'isola che c'è |
 Jun 18th, 2018
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La mano si appoggia al finestrino, sembra voglia toccare la terra.
Lo sguardo perduto ad abbracciarla per intero correndo da destra a sinistra per non perdere neanche un centimetro di quello scoglio minuscolo. C'è ansia in quello sguardo, come se avesse timore di perdersi qualche particolare fino ad allora sconosciuto.
Il rombo dell'aereo scandisce i secondi e i battiti del cuore. Non ha paura di volare, si capisce dall'attegiamento sereno e dalla confidenza con cui si muove al suo posto, ma quel momento di sospensione vorrebbe non finisse mai.
L'aereo comincia a correre sulla pista. Lei perde ogni pudore. I polpastrelli che prima sfioravano timidi il vetrocamera dell'oblò, ora si appoggiano completamente insieme al palmo. Non le importa che gli altri la vedano, lei usa l'altra mano per portarla alle labbra e poi lasciarla andare. Ripete il gesto di un bacio... |
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Don Abbondio, il mio vicino |
 Jun 11th, 2018
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Fatico ad arrivare a fine mese, faccio un lavoro frustrante, che detesto, il mio datore di lavoro è una multinazionale che evade tasse a botte di numeri che neppure so scrivere.
Mia moglie si arrabbatta con lavoretti a nero che ottiene grazie a conoscenze in giro e con l'aiuto di amici e parenti.
Vivo tumulato in casa davanti alla televisione, sempre accesa, quando voglio dimostrare di essere colto vado su internet e fingo di capire le notizie, a volte mi dicono che sono false.
Ho l'automobile che forse non mi potrei permettere, che pago a rate, ma cavolo! si vive una volta sola. Ho il mutuo per una casa costruita senza alcuna competenza antisismica o concetto di efficienza energetica. Mi sono indebitato per comprare i mobili belli, ma quando ricevo qualcuno non voglio fare brutta figura, anche se non ho tempo per... |
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Una storia che profuma di bello |
 Jun 6th, 2018
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Lei, la protagonista, ha 15 anni in piena tempesta adolescenziale, tra picchi alti e baratri emozionali, vive momentaneamente a Roma. Amore per le scienze, passione malata per i cavalli, lettrice avida, viaggiatrice instancabile. Studia da privatista il programma di un liceo scientifico, ma perchè è privatista è un'altra storia e non profuma di bello, anzi direi che non profuma affatto.
Studiando da privatista non ha a disposizione un laboratorio di chimica/biologia o fisica, materie le cui applicazioni pratiche fanno la differenza tra la nozione e la comprensione.
Gli altri (la famiglia) sono co-protagonisti, illusi e speranzosi di trovare un laboratorio da utilizzare con discreta facilità. Disponibili a pagare, ovviamente, l'uso, le assicurazioni, gli operatori, etc...etc... Illusi appunto. Girano le scuole superiori, niente. Dove esistono laboratori non ci sono operatori. Dove sono gli operatori, li ferma la burocrazia. Le università sono "troppo" avanti. I laboratori privati non ci sono. Il bio-hack di Roma è... |
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Ti preparano a tutto. |
 Jun 3rd, 2018
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Ovvero, commenti distratti di una madre impreparata. Gli altri, amici, parenti, conoscenti, i sociologi, i dottori, i giornali, le riviste , i libri, IL MONDO, ti preparano a tutto: al fatto che qualcosa potrebbe andare male, alla respirazione, ai dolori del parto.
Dopo ti preparano a prenderti cura di quell'essere uscito da te che annulla tutte le tue precedenti priorità e si impone con la determinazione di chi vuole stare al mondo.
Tutti si sentono in dovere di dirti come e cosa devi fare e non, ma comunque ti fai aiutare oppure fai di testa tua e su tutti gli aspetti pratici ti senti abbastanza preparata.
Ti prepari alla sua crescita, ai suoi primi passi e alle prime parole, alle malattie, alla scoperta del mondo fuori, ai primi giochi, agli amici, allo studio, ai primi dolori.
Ti senti orgogliosa dei suoi successi e anche degli... |
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Resistere e combattere |
 Mar 12th, 2018
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Ho visitato "l'Orto Conviviale", la creatura realizzata da una coppia di cari amici che si autodefiniscono, insieme ad altri, #resistenzacontadina .
Il loro delizioso progetto è in realtà molto semplice, talmente semplice da essere considerato rivoluzionario: utilizzare il ritorno alla terra (lasciando lavori da colletti bianchi), al mestiere di contadino, per portare un contributo alla propria comunità di riferimento (la zona vesuviana - provincia di Napoli e Salerno), una nuova forma di etica e di interpretazione della vita e del lavoro.
Sono accompagnati in questo cammino da tante altre persone, eroi ed eroine normali, di vita quotidiana. Ho passato con loro un fine settimana e abbiamo discusso a lungo del loro progetto, delle loro intenzioni e dei loro progetti futuri, quando li ho salutati (con non poco rincrescimento - mannaggia al tempo tiranno...) nel mio viaggio di ritorno ho riflettuto. Mi piaceva il... |
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Lettera a mia figlia, per quando un giorno vorra' chiedere. |
 Dec 13th, 2016
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Amore mio, figlia mia, sei di la' e dormi mentre mi accingo a scriverti.
Parigi e' stata attaccata, non sappiamo ancora quanti morti, piu' di 100
certamente. E' stato l'ISIS, dicono. Ora tocchera' a Roma, Londra e
Washington, dicono. Mi chiederai perche' ti scrivo invece di venire di
la' a svegliarti a stringerti a me per condividere la paura e il dolore
di non essere in grado di proteggerti da qualcosa che e' ben piu' grande
di me.
Perdonami amore mio, ma ora il mio dolore, il mio sgomento e la mia enorme paura devono dare spazio a pensieri lucidi.
Tra poche ore ti sveglierai, saprai l'accaduto e domanderai. Mi
chiederai chi e' stato e perche' lo ha fatto.
Ed io rispondero', insieme a tuo padre, con sincerita' al meglio di cio'
che sappiamo. Ma c'e' altro da dire, cose... |
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Ho mangiato, per dire CIAO. |
 Dec 13th, 2016
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Ho mangiato pietanze sublimi e di grande qualità, in una casa con un gatto amato e malato e con le tartarughe, per dire ciao a chi è entrata nella mia vita per lavoro, ma ha preso il mio cuore e non l'ha più lasciato.
Una donna meravigliosa che dice di invidiare la mia vitalità, mentre io
resto affascinata dalla sua forza d'animo. Il suo compagno, grande
chef.
Ho mangiato pizza e pasta con il pesce spada per dire ciao ad un amico che registra tutti i nostri gusti ed è un drago in cucina ed al quale non ho coraggio di dire che sono diventata vegetariana. Eravamo affiancati alla mia amica coloratissima e bellissima,
sempre sorridente e solare la cui affinità è un dono di cui non
smetterò mai di stupirmi. L'isola di Farafulli? E' al centro del
Mediterraneo.
Ho... |
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